Psicoterapia di Coppia

La psicoterapia di coppia è un percorso che aiuta ad affrontare e a risolvere gli ostacoli che possono emergere nel rapporto fra due partner. E’ indicata quando sono presenti difficoltà relazionali che portano ad un’insoddisfazione e ad una conflittualità costanti.

La coppia cambia nel tempo. Le emozioni intense dei momenti iniziali subiscono una modificazione e cambia di conseguenza anche l’immagine del/la proprio/a partner e del rapporto con lui/lei. Nel corso del tempo la coppia vive esperienze che trasformano la relazione, con nuove sfide per entrambi i partner. La nascita e la crescita di uno o più figli, i cambiamenti lavorativi, i traslochi, la malattia di un membro della coppia, la morte di un loro familiare, … , possono essere momenti difficili e impegnativi per la coppia. Talvolta essi rappresentano l’inizio di una fase critica che può essere più facilmente affrontata e risolta con l’aiuto di un terapeuta.

Intervenire sulla relazione di coppia nei momenti di crisi non significa soltanto affrontare e superare le difficoltà, ma anche imparare a nutrire il legame affettivo, per poter vivere la relazione in modo più costruttivo e soddisfacente.

L’obiettivo della psicoterapia di coppia è trovare insieme ai due partner una chiave di lettura che permetta loro di affrontare i problemi, elaborando le proprie emozioni, pensieri e vissuti. Solo in questo modo essi potranno realizzare insieme nuovi progetti e raggiungere un nuovo equilibrio.

In base a quali caratteristiche scegliamo il partner? E’ stato dimostrato come solitamente il partner scelto presenta caratteristiche simili alle proprie. Inoltre, anche se in modo meno evidente, anche la famiglia d’origine influenza la scelta del partner sentimentale. Le modalità relazionali sperimentate nella famiglia di provenienza modellano i rapporti con gli altri, orientando le scelte amicali e sentimentali. La storia familiare di ciascuno dirige l’attenzione su caratteristiche specifiche dell’altro, determinandone la scelta, ma si accompagna alla disattenzione per tutti quegli aspetti che potrebbero rendere problematica la relazione.

La confusione dei confini generazionali è un problema comune a molte coppie: in questi casi la relazione di coppia somiglia più a una relazione genitore-figlio che a una relazione tra adulti alla pari. In queste coppie la (presunta) immaturità di uno dei partner è compensata dall’assunzione del ruolo genitoriale da parte dell’altro. Una relazione di questo tipo può andare avanti a lungo senza che insorgano motivi di crisi: la nascita di un figlio però può far esplodere il problema perchè richiede un cambiamento dei ruoli che sia funzionale all’accudimento del bambino e che è in conflitto con la relazione di accudimento che già esiste tra i due partner.

In altre coppie la relazione di accudimento tra i partner è reciproca: ciascuno cerca nell’altro ciò che pensa di non avere, dando vita a una relazione di mutuo soccorso e assistenza. L’unione è spesso molto salda, ma il rapporto è  penalizzante sia per la crescita di coppia che per quella individuale. Entrambi i partner di questo tipo di coppia sono stati a loro volta figli genitorializzati e la loro relazione si regge sul sistema di doveri che essi hanno appreso all’interno delle rispettive famiglie di origine. La coppia può andare in crisi quando emergono le problematiche evolutive dei figli, in particolare nel periodo della loro adolescenza, perchè l’adesione a modelli rigidi di comportamento da parte dei genitori impedisce la sintonizzazione affettiva con i bisogni dei figli.

Altre coppie ancora arrivano alla fase di crisi del rapporto perchè non hanno difeso abbastanza lo spazio di coppia dalle rispettive famiglie di origine. Spesso ciò dipende dalla preoccupazione che la coppia non possa farcela da sola, per difficoltà economiche o per i bisogni della terza generazione (nipoti).

La terapia di coppia è quindi una preziosa risorsa. Molte persone si sentono paralizzate dalle problematiche presenti all’interno della loro relazione, congelate in una situazione di malessere a cui non riescono a trovare una soluzione. Altre vivono rapporti insoddisfacenti perché hanno paura di mettersi in gioco e restano nell’infelicità piuttosto che provare a cambiarli con un percorso di psicoterapia. Alcune coppie sono invece consapevoli del proprio disagio e ciò le spinge a maturare una richiesta d’aiuto e a intraprendere una terapia insieme. Il terapeuta non è un mago che riesce a far re-innamorare i due partner, ma può essere paragonato ad un elettricista, perché aiuta a “far luce” e quindi a fare chiarezza nella storia della coppia. La terapia di coppia si può definire un successo quando riesce a sbloccare una situazione di paralisi in cui entrambi i partner stanno male ma rimangono fermi.

La terapia di coppia può essere un’utile risorsa anche nel caso di una separazione. In questo caso, essa può aiutare i partner a gestire i figli e a mediare la conflittualità tra loro, contenendo il risentimento e la rabbia.

L’obiettivo del terapeuta di coppia è dare un significato al disagio dei due partner, contestualizzandolo all’interno della fase di vita in cui si manifesta, della storia personale di ciascuno e di quella delle loro famiglie d’origine. Egli inoltre propone ai due partner strumenti e modalità per modificare le regole disfunzionali che essi mettono in atto e trasformare l’equilibrio precario in cui si trovano in uno più stabile, facendo leva sulle loro risorse e potenzialità.